Ops…ho sgarrato! E adesso?
Quando si inizia una dieta, soprattutto durante i primi tempi, può essere facile cadere nel così tanto temuto “sgarro”.
Cos’è?
Questo termine ha, spesso, un’accezione negativa, riferendosi ad un errore, uno sbaglio, una mancanza rispetto ad un dovere. Nel caso dell’alimentazione, con “sgarro” si fa riferimento ad un andar fuori dagli schemi previsti, necessari per il raggiungimento dell’obiettivo.
Anche ai più attenti alla linea può capitare di incorrere in qualche sgarro (cene tra amici, compleanni, cerimonie, ecc..) e il giorno dopo, a volte, i sensi di colpa non si fanno attendere, manifestandosi come pensieri intrusivi: “non ce la farò mai”, “sono la/il solita/o incapace”, “è tutto inutile”, che ruotano attorno ad una dimensione di giudizio, vergogna ed impotenza.
La conseguenza peggiore di questo vissuto è l’abbandono del piano nutrizionale ed il ritorno alle vecchie abitudini, le quali potrebbero confermare l’idea di non essere abbastanza determinati e volenterosi per riuscire a raggiungere un obiettivo, che faccia star meglio.
Come poter ovviare a tutto questo?
Il consiglio è quello di iniziare a considerare lo “sgarro” come un bisogno umano e, pertanto, accettabile, senza relegarlo al più profondo degli errori commessi o abbandonarsi all’idea che “allora tutto è perduto”.
Piuttosto, provare ad accogliere il bisogno che sottende “lo sgarro”, provando a comprendere cosa veramente significhi, associandolo ad una “rottura” a cui può seguire una riparazione.
Perciò:
Non lasciatevi prendere dal panico e girate pagina, riprendendo un’alimentazione corretta evitando di saltare i pasti.
Una buona strategia per “il giorno dopo” è quella di mangiare poco ma spesso e idratarsi costantemente, mantenendo così il metabolismo ben attivo.